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Ricerca anomalie elettriche su media e alta tensione

Le cabine di media tensione così come i trasformatori sono, spesso, difficoltosi da ispezionare solo termograficamente perché:

A media tensione le correnti sono di intensità minore rispetto all’impianto di BT e di conseguenza anche l’effetto joule visibile solo con termogrammi.

A questa problematica si aggiunge inoltre la non raggiungibilità in sicurezza delle zone ispezionabili quando l’impianto elettrico è in funzione: i quadri sono e devono essere chiusi se in tensione pregiudicando la qualità delle misure termografiche.

Tuttavia, è risaputa, in mancanza di sistemi di isolamento “sani” e con tensioni superiori ai 1000V, la possibilità di formazione:

Di Effetto Corona nonché la periodica ionizzazione dell’aria circostante una zona sottoposta alla tensione di un campo elettrico in regime alternato con conseguente formazione di reazioni chimiche se anche in ambiente umido che portano alla formazione di acido nitrico potenzialmente molto pericoloso per l’integrità delle superfici dei componenti dell’impianto

Tracking o scariche parziali causate da micro-percorsi facilitanti il passaggio incontrollato di corrente conseguenza del processo di erosione determinato dall’acido nitrico depositatosi in lunghi periodi di effetto corona.

Di Arco Elettrico e deflagrazione delle parti interessate una volta che prolungati periodi di tracking ne hanno compromesso completamente le proprietà funzionali come soprattutto quelle degli isolanti.

Le conseguenze sono elevati pericoli per persone e ingente danno economico non solo per la sostituzione della parte di impianto danneggiato ma anche per la mancata produzione del conseguente fermo impianto.

Solo una manutenzione sistematica e preventiva degli impianti permette di individuare i punti critici ed intervenire per prevenire la formazione di guasti importanti da quelli che in partenza erano semplici problemi minori risolvibili economicamente.

Lo strumento più adatto a localizzare tali difetti è il rilevatore di ultrasuoni.

 

PERCHÉ GLI ULTRASUONI?

I guasti per sistemi dalla media tensione in su derivano prevalentemente dalla ionizzazione delle molecole di ossigeno e azoto in aria a causa delle elevate tensioni a cui sono sottoposti le particelle in esse contenuti: gli elettroni e i nuclei positivi con carica positiva.

Parte delle molecole in aria si scindono quindi in elettroni e cationi liberi trasformando di conseguenza l’aria da mezzo isolante a conduttore.

La ionizzazione determina una notevole turbolenza nell’aria determinando la formazione di ultrasuoni facilmente captabili dai nostri strumenti.

Il rilevatore capta gli ultrasuoni e l’elettronica dello strumento li riporta con le stesse caratteristiche nelle frequenze udibili amplificandole allo stesso tempo così da renderle percepibili attraverso le cuffie ad alto isolamento ambientale;
grazie all’amplificazione e isolamento, in particolare, ci è possibile lavorare anche in ambienti rumorosi, non necessitando di dover fermare macchine e processo produttivo.